Piazza Erbe merita una sosta e con un pò di fantasia potrete attraversare 2000 anni di storia.
Nell’epoca romana costituiva il punto centrale chiamato Foro, ovvero vi si incontravano il Decumano Massimo proveniente da Porta Borsari e il Cardo Massimo da Porta Leoni. Da qui partiva la denominazione di tutte le altre vie numerate progressivamente sia da sinistra che da destra. Ai lati vi sorgevano i Templi, le Terme, il Campidoglio e si trovava a due metri di profondità dall’odierna superficie.
All’inizio dell’epoca comunale divenne Piazza Maggiore. Via vai di gente affollava la piazza, ogni genere di mercanzia era venduta. Ai lati sartori, pellettieri, venditori di lino, filo, lana, grani, carni suine, lardaroli e pescivendoli sbraitavano promuovendo le loro merci. Altri due secoli passano e la piazza risulta stretta; alcuni venditori vengono trasferiti altrove come i pescivendoli su Via Pescheria vecchia, il Triangolo del vin verso Via Cappello, i grani nel cortile del Palazzo del Comune mentre le spezie verso Corso Santa Anastasia. Nell’epoca veneta la piazza mutò ancora il suo aspetto diventando la sede dei poteri giurisdizionali. Oggi bar e bancarelle variopinte vendono ai turisti il ricordo di tale luogo, fulcro della vita pubblica, sociale ed economica veronese.